VERONA IN CANTIERE



Sino al 31 gennaio la Sala Birolli, nell’edifico dell’ex Macello di Verona, ospita la mostra fotografica VERONA IN CANTIERE, Gli scatti fotografici dello Studio Oppi. Un centinaio di fotografie con le immagini che documentano la trasformazione urbana della città negli anni tra le due guerre, realizzate nei cantieri degli interventi che fecero della Verona degli anni Trenta una città moderna ed europea: dai grandi lavori nell’area circostante ai Magazzini Generali, ai lavori di manutenzione dei sottoservizi e alle reti dei trasporti a piazza Erbe e a Veronetta, dalla scala del territorio nella centrale elettrica di San Giovanni a quella dell’edificio del Palazzo dell’Ina a Porta Nuova. In questa varietà di luoghi, le immagini restano quale importante testimonianza della quotidianità di una città che stava rapidamente cambiando. La città del Novecento è stata infatti caratterizzata da trasformazioni molto rapide e radicali, strettamente collegate al processo di innovazione che in quegli anni investe la società e i suoi spazi urbani, alterandone radicalmente la forma. 
 
Cambiamenti piccoli e grandi che hanno segnato la via al nuovo: dalla pianificazione delle infrastrutture, ai trasporti, dall’utilizzo dell’energia alla nascita di importanti impianti industriali. Rapidamente sorsero gli impianti industriali che costituiscono la ZAI storica (Cartiere Fedrigoni, Magazzini Generali, Manifattura tabacchi, Mercato Ortofrutticolo), a cui si accompagnò l’espansione dei quartieri periferici di Borgo Roma e Santa Lucia. Le infrastrutture vennero potenziate, con la costruzione della stazione di Porta Nuova (1922), con la diga del Chievo, la centrale elettrica di Tombetta (1923) e di San Giovanni Lupatoto. Nel 1936 vennero ultimati i lavori di lungadige S. Giorgio, mentre nel 1937 si inaugurava il filobus che collegava le stazioni di Porta Nuova e Porta Vescovo, passando per Piazza Erbe e che andava ad affiancare il tram, operativo in città fin dal 1884. La fotografia, con l’immediatezza dell’immagine, testimonia questi cambiamenti, prima, durante e dopo: si fa strumento fondamentale per conoscere la storia e comprendere la realtà urbana che oggi viviamo.
 
>> INGRESSO LIBERO; mostra visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30
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