RIGOLETTO (95° Festival Areniano)



ore 21.00: questa sera, nell’ambito del 95° festival areniano, la Fondazione Arena di Verona, mette in scena RIGOLETTO, melodramma lirico in tre atti di Giuseppe Verdi, tratto da un libretto di Francesco Maria Piave. Spettacolo con il coro, l’orchestra ed il corpo di ballo della Fondazione Arena di Verona; regia di Ivo Guerra. Tratta dal dramma del poeta e drammaturgo francese Victor Hugo, Le Roi s'amuse ("Il re si diverte"), assieme con Il trovatore (1853) e La traviata (1853) forma la cosiddetta "trilogia popolare" di Giuseppe Verdi.
 
LA TRAMA: durante una festa il Duca di Mantova corteggia la contessa di Ceprano, canzonando il consorte con l’aiuto del gobbo Rigoletto, buffone di corte. La festa è al colmine quando arriva il conte di Monterone che accusa il Duca di avere disonorato la figlia. Tutti insorgono contro il disturbatore, che allontanato maledice Rigoletto, canzonatore del suo dolore. Il gobbo sente il peso della maledizione. Tornato a casa Rigoletto è colto da tristi presagi e ordina alla figlia Gilda di non uscire, ma appena si allontana il duca travestito da studente entra nel cortile e scambia con l’ignara Gilda un appassionato colloquio. Nella strada Rigoletto incontra un gruppo di cortigiani che, credendo di aver scoperto dove abita la sua amante, tramano una burla alle sue spalle. Gli fanno credere che stanno per rapire la contessa di Ceprano e si fanno aiutare nel ratto. È molto buio, e solo quando Gilda è già stata rapita egli scopre l’inganno e urla disperato. A palazzo il duca viene a sapere che Gilda è stata da rapita dai cortigiani e si reca a incontrarla. Nel frattempo giunge Rigoletto che cerca la figlia e viene deriso dai cortigiani. Saputo che Gilda è con il duca, li supplica disperato, quand’ella giunge e gli confessa di aver perduto l’onore. In quel momento transita il corteo che porta in carcere il conte di Monterone, il quale predice che il duca avrà lunga vita. Udite le sue parole Rigoletto si propone di sfatare la profezia e giura vendetta. Rigoletto porta la figlia vicino all’osteria di Sparafucile, dove il duca travestito corteggia Maddalena ed esprime in una canzone la sua bassa considerazione per le donne; la giovane capisce come egli sia disonesto, ma ne resta innamorata. Mentre Rigoletto incarica Sparafucile di vendicare il suo onore, Gilda entra di nascosto nell’osteria e per amore si sacrifica al posto del duca. A mezzanotte Rigoletto ritira un sacco con il cadavere e sta per lanciarlo nel fiume, quando sente da lontano il duca cantare. Incredulo scopre nel sacco la figlia morente, che professa il suo amore e, chiedendo perdono, muore.
 
>> REPLICHE il 01.07.2017; 06.07.2017; 14.07.2017; 19.07.2017; 27.07.2017
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