MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE



ore 20.45 (domenica ore 16.00): nell’ambito della rassegna Grande Teatro 2016/17 organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona la compagnia Teatro Elfo Puccini mette in scena MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE. Dramma teatrale di Arthur Miller, diretto e interpretato da Elio De Capitani ...Willy Loman è un commesso viaggiatore di 63 anni, ossessionato dall'idea del successo e dal perseguimento ad ogni costo della felicità materiale indotti dalla società americana. Nel corso di uno dei suoi viaggi di lavoro, si accorge di non essere più in grado di guidare la sua vettura e rientra a casa disperato, accolto dalla moglie Linda. Biff e Happy, i loro due figli ormai adulti, si trovano a casa quella sera, per incontrarsi dopo anni di lontananza. Mentre Linda e Willy discutono dei loro figli e del fatto che nessuno dei due sia una persona di successo, i due ragazzi intanto parlano del padre e Happy racconta a Biff come negli ultimi tempi il loro genitore sia sempre più strano, tanto da parlare da solo di eventi passati. Si apprende anche come Happy abbia un lavoro di basso livello; inoltre, in molte occasioni ha avuto delle relazioni con le future mogli dei suoi datori di lavoro. Nel frattempo il padre esce di casa ed inizia a vagabondare per la città parlando da solo: riporta alla memoria eventi passati e felici della famiglia Loman. Biff, quando era giovane, stava per ottenere il diploma alla scuola superiore: numerose università gli avevano anche offerto borse di studio per le sue doti di giocatore di football. Nel presente intanto, la madre e i figli discutono delle condizioni del padre e li informa del fatto che Willy ha già tentato il suicidio. Biff e Happy si mostrano volenterosi nell'aiutarlo e quando il capofamiglia rientra in casa, gli comunicano che il giorno dopo Biff andrà a cercare un lavoro da un suo vecchio conoscente. 
 
L'apertura del secondo atto vede Willy tentare di ottenere un lavoro fisso che non sia più quello del commesso viaggiatore, a New York: si reca dal suo datore di lavoro, che addirittura lo licenzia sgarbatamente. Willy è quindi costretto ad elemosinare soldi da un suo caro amico, Charley. I figli ed il padre si incontrano al termine della giornata in un ristorante; Willy non riesce ad ammettere di aver fallito l'ennesimo tentativo di trovare un lavoro stabile e remunerativo. I due giovani invece di cenare con il padre si accostano a due donne, presumibilmente prostitute, ed escono dal ristorante con loro mentre a Willy affiorano dalla memoria altri ricordi: in passato ha avuto un'amante ("la donna") e Biff, trovandoli insieme, ha perso la sua fiducia nel padre, rinunciando a seguire i corsi che gli avrebbero permesso di guadagnare l'accesso all'università. Willy rientra a casa e quando anche Biff e Happy rientrano hanno un acceso diverbio; grazie all'aiuto di Linda sembra che anche questo litigio sia risolto, ma Willy lascia la casa e corre via in auto a folle velocità. Il requiem finale narra del funerale che avviene pochi giorni dopo, nella totale indifferenza dei conoscenti di Willy, tanto che solo Charley e suo figlio Bernard presenziano oltre alla famiglia. Willy si è suicidato, forse per permettere alla famiglia di riscuotere il premio assicurativo sulla sua vita. Linda, chinata sulla tomba, porge l'ultimo saluto al marito, spiegando di non comprendere quel suo gesto estremo proprio nel giorno in cui avevano finito di pagare il mutuo della loro abitazione.
 
>> BIGLIETTO platea e palchi 25,00 euro; balconata 22,00; galleria 15,00; 2° galleria 9,00
>> PREVENDITE presso Teatro Nuovo, BoxOffice Verona (045.8011154) e sportelli Unicredit
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