UNA RICCA GIORNATA A VERONA


Iniziamo la giornata partendo da Piazza Bra; dalla Fontana delle Alpi che celebra il gemellaggio tra Verona e Monaco di Baviera. I veronesi la chiamano strucalimoni per la sua forma singolare che ricorda uno spremi agrumi. Di fronte c'è PALAZZO BARBIERI, sede dell'amministrazione comunale. E' un imponente edificio in stile neoclassico; ispirato alle forme degli antichi templi romani si presenta con una maestosità che lascia sconcertati, offrendo una visione globale di tutta la facciata. A destra vediamo parte della cerchia di mura fatte edificare dai Visconti alla fine del XIV secolo e poco oltre la GRAN GUARDIA, un monumentale palazzo che pare quasi voler gareggiare con la gran mole dell'Arena. Disposto su due piani ha una lunghezza di novanta metri, con tredici arcate in robusto bugnato rustico che sostengono il piano nobile. Sul lato nord-ovest c'è il Liston, un ampio marciapiede in pietra rosa che segue l'andamento curvilineo della piazza, su cui si affacciano eleganti palazzi che ospitano bar e ristoranti, sempre affollati da veronesi e turisti. Su tutto domina L'ARENA il grandioso anfiteatro eretto nel I secolo e visitabile tutto l’anno; in estate ospita una grande stagione lirica e concerti dei maggiori artisti mondiali; in inverno una rassegna internazionale di presepi. Lasciata la piazza imbocchiamo via Roma, strada di elegante passeggio con negozi e caffè. Sulla sinistra un possente colonnato protegge l’ingresso del TEATRO FILARMONICO, il maggiore teatro cittadino. E’ una sorta di sede invernale dell’Arena, che da ottobre a maggio propone un ricco cartellone di spettacoli sinfonici, lirici e di balletto con l'Orchestra, Coro e Corpo di ballo della Fondazione Arena. In fondo alla strada, davanti alla statua di Cavour, si erge il maniero di CASTELVECCHIO, dimora dei principi Scaligeri che nel medioevo governarono la città. Un castello molto vasto, che colpisce per l'aspetto autorevole e militare. Ospita una delle maggiori raccolte d'arte italiane, che inizia con oggetti paleocristiani e termina con dipinti settecenteschi, includendo gioielli, sculture e armi. Il grande viale che conduce a Porta Borsari è CORSO CAVOUR e ricalca il tracciato dell'antica via Postumia. Nel ‘500 divenne la prediletta dalle ricche famiglie veronesi, che vi edificarono sontuosi palazzi. A sinistra c’è L'ARCO DEI GAVI. Un arco a pianta rettangolare risalente al I secolo, realizzato con blocchi di pietra bianca disposti in filari. Proseguendo si arriva a PALAZZO CANOSSA, capolavoro rinascimentale che supera il medioevale concetto di palazzo fortezza proponendosi come esempio di raffinata eleganza, aperto alla luce ed ai giochi di chiaroscuro. Una dimora che ha ospitato le teste coronate più importanti d'Europa.
 
Di fronte c’è Palazzo Balladoro, pregevole esempio di abitazione nobiliare dall'eleganza essenziale, con la facciata aperta da innumerevoli finestre. Poco oltre un portale sormontato dalla statua di un Santo, introduce in uno spazio nascosto, in cui è presente un gioiello dell'architettura romanica: la CHIESA DI SAN LORENZO, la cui visita offre una sensazione di bellezza celata e mistica suggestione. Ritornati sul corso e proseguendo nel cammino, al civico 29 possiamo ammirare il notevole Palazzo Bevilacqua, iniziato nel cinquecento e solo in parte realizzato, come si evince dalla posizione asimmetrica del portale. Al pianterreno presenta una possente struttura a pilastri in bugnato, fra cui stanno grandi finestre sormontate da busti romani; nel piano superiore una raffinata balconata sorregge porte e finestre, inquadrate da una successione di colonne ornate con rilievi e festoni. Poco oltre si trova PORTA BORSARI, il principale ingresso cittadino in epoca romana, costruita nel I secolo con una struttura articolata su tre livelli. A destra si apre una piccola piazzetta ingentilita dalla Casa dei Giolfino, sulla cui facciata sono ancora ben visibili i resti degli affreschi realizzati dal Mantenga. Proseguendo si entra in Corso Porta Borsari, una strada ricca di vetrine e negozi alla moda che ricalca il tracciato dell’antico Decumano Massimo e conduce a piazza Erbe. Vi si affacciano eleganti palazzi e numerose viuzze, che portano ad angoli molto caratteristici della città. E’ il caso del POZZO DELL’AMORE (a destra dopo il civico 15) e di Corte Sgarzarie (a sinistra dopo il civico 12), dove si trova una trecentesca loggia che ospitava l’antico mercato delle lane; del palazzo al civico 21 dove aveva sede la pasticceria Melegatti in cui nel 1894 nacque il Pandoro di Verona, sulla cui facciata sono ancora visibili la storica insegna e riproduzioni in pietra dei caratteristici dolci natalizi. Interessante è anche la chiesa di SAN GIOVANNI IN FORO, che presenta sul corso il fianco meridionale; nell’interno intimo e raccolto, è presente una piccola lastra di marmo utilizzata per secoli per le previsioni meteorologiche: asciutta tempo buono e cattivo se umida. Dal corso si arriva a Piazza Erbe, in cui palazzi, torri, statue ed elementi architettonici sono testimonianze di varie epoche, che sovrapponendosi hanno creato una delle piazze più belle d'Italia. Per prima si incontra la TORRE DEL GARDELLO sulla sua sommità si trova uno dei più antichi orologi meccanici a campana. Accanto ad essa il barocco PALAZZO MAFFEI, un elegante edificio su tre piani la cui facciata ha una bellezza che rapisce in un lampo fulmineo di complessità. In mezzo alla piazza si possono ammirare la marmorea Colonna di San Marco, sovrastata dal Leone simbolo della Serenissima Repubblica; la fontana di Madonna Verona, realizzata nel 1368 utilizzando una statua romana del I secolo; il Capitello, un baldacchino in marmo da cui si facevano i proclami alla cittadinanza e si esponevano le teste dei delinquenti. Sulla base sono scolpite due importanti unità di misura medievali: "copo" (tegola) e "quarel" (mattone), mentre la catena presente su una colonna fissava la misura della "fassina" (il fascio di legna). Sul lato orientale della piazza ci sono le CASE MAZZANTI ornate con splendidi affreschi rinascimentali e poco oltre PALAZZO DELLA RAGIONE, edificato nel XII secolo per accogliere le magistrature del Comune. L'imponente torre che lo sovrasta è la TORRE DEI LAMBERTI, eretta nel 1172 seguendo lo stile romanico tipico dell'epoca e varie volte innalzata sino a diventare la più alta della città. Aperta al pubblico, che può accedere in ascensore alla cella campanaria, offre una impareggiabile vista dal centro città sino alle prealpi. 
 
Attraversando l'arco della Costa (da cui pende una costola di balena utilizzata nel medioevo come insegna da una bottega) arriviamo alla nobile Piazza dei Signori, al cui centro si erge la statua in marmo di Dante Alighieri, realizzata per celebrare il sommo poeta che lungamente visse a Verona. Un piccolo volto sulla destra conduce al Cortile del Mercato Vecchio, antica sede del mercato cittadino, in cui si può ammirare la suggestiva Scala della Ragione. Ritornando in piazza troviamo il PALAZZO di CANSIGNORIO, separato da quello della Ragione attraverso scavi archeologici con pavimentazioni romane. Accanto ad esso la piccola Chiesa di Santa Maria Antica con il suo monumentale cimitero (ARCHE SCALIGERE) in cui si trovano i sepolcri dei primi Signori di Verona e i grandiosi monumenti funebri di Cangrande, Mastino II e Cansignorio della Scala. Di fronte alla chiesa, nel lato breve della piazza, si erge il trecentesco PALAZZO di CANGRANDE, formato da un articolato complesso di edifici che si sviluppano su tre lati attorno ad una corte interna rettangolare. La facciata principale è la più bella e maestosa, ornata con un portale rinascimentale che rimanda agli archi trionfali romani. Alla sua sinistra la LOGGIA di FRA' GIOCONDO che fu realizzata nel XIV secolo per accogliere le riunioni del Consiglio dei Cittadini illustri. Varcando il portale in marmo bianco del Palazzo di Cansignorio si entra nel Cortile del Tribunale, in cui è presente la Porta dei Bombardieri e l'ingresso degli SCAVI SCALIGERI, una vasta area archeologica sotterranea che permette di compiere un affascinante viaggio alla scoperta della Verona romana e medievale. Traversando il cortile arriviamo ai giardini di Piazza Indipendenza e da questi, percorrendo via Cairoli e voltando a sinistra, a via Cappello (che era il Cardo Massimo in epoca romana). Al civico 23 c’è la CASA DI GIULIETTA in cui secondo la tradizione abitava la famiglia Capuletti. Entrando si accede ad un luminoso cortile su cui si affaccia il famoso balcone, da cui Giulietta parlava con Romeo. Visitabile internamente, offre una ricostruzione delle dimore signorili del quattordicesimo secolo. Lungo la via si trova uno slargo su cui si affacciano la BIBLIOTECA CIVICA e le vetrine di alcuni grandi magazzini. Poco oltre l’antica PORTA DEI LEONI di cui rimane una metà verticale della parte interna, murata in un palazzo del XIII secolo. Davanti a lei, due metri sotto il livello stradale, sono visibili la base di una delle sue torri difensive e frammenti della pavimentazione. Per tornare al punto di partenza ci dirigiamo verso Piazza Erbe e percorriamo via Mazzini, la via dello shopping su cui si affaccia una ininterrotta sequenza di eleganti negozi e boutique.
I PROSSIMI EVENTI IN PROGRAMMA PRESSO