VERONA PASSEGGIATA ROMANTICA


Una passeggiata romantica nelle vie del centro storico di Verona non può che partire dalla CASA DI GIULIETTA. Da quel famoso balcone che le parole di William Shakespeare hanno reso icona immortale dell’immaginario collettivo. Siamo in via Cappello, una strada con negozi e locali che ricalca il tracciato dell’antico Cardo Massimo. Un imponente cancello in ferro battuto separa il suo androne dalla pubblica strada. Oltrepassandolo si accede ad un luminoso cortile interno, in cui è presente la statua in bronzo di Giulietta ed una lapide su cui sono riportati versi della tragedia shakespeariana. La casa è un edificio romanico di impianto duecentesco, la cui facciata in mattoni è ingentilita da eleganti finestre trilobate e dal balcone in pietra su cui Giulietta usciva per parlare con Romeo. Disposta su vari piani offre una verosimile ricostruzione delle dimore signorili del XIV secolo, con ceramiche e abiti medioevali, affreschi, cassapanche intarsiate, camini in mattoni, scale in legno con balaustre e camminatoi. Lasciata la casa ci dirigiamo in PIAZZA ERBE, il Foro in età imperiale e per secoli fulcro della vita sociale e politica di Verona. Qui palazzi, torri, statue ed elementi architettonici sono testimonianze di varie epoche, che sovrapponendosi in un collage stratificato hanno creato una delle piazze più belle d'Italia. Alla nostra destra sorge il duecentesco Palazzo della Ragione (sovrastato dall’alta Torre dei Lamberti), la Domus Nova e le CASE MAZZANTI, famose per i rinascimentali affreschi a soggetto mitologico presenti sulla facciata. Lungo la via mediana della piazza ci sono la Colonna Antica, il Capitello (un baldacchino del XIII secolo da cui si facevano i proclami alla cittadinanza), la Fontana di Madonna Verona (fatta erigere nel trecento utilizzando una antica statua romana del I secolo) e la Colonna di San Marco, sovrastata dal Leone simbolo della Serenissima Repubblica. Dietro di lei si ergono maestosi la silenziosa Torre del Gardello e PALAZZO MAFFEI, un elegante edificio barocco su tre piani in cui la bellezza della facciata rapisce in un lampo fulmineo di complessità. Il lato sinistro della piazza è dominato dalla DOMUS MERCATORUM, che lo caratterizza con il suo aspetto marcatamente medievale e le suggestive merlature a coda di rondine. La raggiungiamo e imboccata via Pellicciai, saliamo gli scalini che portano a Piazzetta Tirabosco. Da questa arriviamo a corso Porta Borsari, un’altra strada ricca di vetrine e negozi, su cui si affacciano nobili palazzi e piccole viuzze, che portano ad angoli molto caratteristici della città. Superato il civico 15 entriamo in Vicolo San Marco in Foro; percorsa una decina di metri sulla sinistra si apre lo stretto vicolo Pozzo San Marco, al cui termine è presente il POZZO DELL’AMORE. Si tratta di un manufatto semplice, con vera in pietra ed elegante intelaiatura in ferro battuto, che culmina con una punta di freccia rivolta verso il cielo. La leggenda ad esso legata racconta di un amore infelice, meno celebrato e famoso di quello tra Giulietta e Romeo, ma per questo non meno intenso.
 
Tornati in piazza Erbe, superiamo l’Arco della Costa ed entriamo in PIAZZA DEI SIGNORI. Sulla destra si trovano Palazzo della Ragione e quello di Cansignorio; sul fondo il Palazzo di Cangrande; a sinistra la Loggia di Fra Giocondo, il Palazzo della Pietà e la Domus Nova. Al centro della piazza si erge il monumento a Dante Alighieri, una splendida statua in marmo realizzata per celebrare il sommo poeta che lungamente visse a Verona. Un piccolo volto sulla destra conduce al Cortile del Mercato Vecchio, antica sede del mercato cittadino, in cui si può ammirare la suggestiva Scala della Ragione. Nascosto dietro di essa c’è l’ingresso alla TORRE DEI LAMBERTI, che dalla sua panoramica cella campanaria (raggiungibile in ascensore) offre una esclusiva e romantica della città e delle montagne circostanti. Ritornando in piazza troviamo il Palazzo di Cansignorio, separato da quello della Ragione attraverso scavi archeologici con pavimentazioni romane. Varcando il magnifico portale in marmo bianco si arriva nel Cortile del Tribunale, in cui è presente la barocca Porta dei Bombardieri e l'ingresso degli SCAVI SCALIGERI, una grande area archeologica sotterranea che permette di compiere un affascinante viaggio nel tempo alla scoperta della Verona romana e medievale. Tornati su Piazza dei Signori visitiamo la Chiesa di Santa Maria Antica ed il suo monumentale cimitero (ARCHE SCALIGERE) in cui si trovano i sepolcri dei primi Signori di Verona e i grandiosi monumenti funebri di Cangrande, Mastino II e Cansignorio della Scala. All’angolo della necropoli si apre Via Arche Scaligere, in cui sono presenti un paio di interessanti ristoranti e la CASA DI ROMEO. L'edificio è una tipica casa del XII secolo realizzata con mattoni rossi alternati da pietra bianca, difesa da un alto muro merlato su cui si apre il portone d'ingresso. Purtroppo, essendo l'edifico di proprietà privata, non si può visitare il cortile interno, in cui si trovano un elegante porticato e un grande scalone in marmo che conduce ai piani superiori. In fondo alla strada voltiamo a destra e raggiungiamo i giardini di Piazza Indipendenza (che un tempo erano il giardino privato dei principi Scaligeri, cinto da alte mura) e da questi, percorrendo via Cairoli, arriviamo in via Mazzini, che a Verona è la strada dello shopping per eccellenza, con una ininterrotta sequenza di eleganti negozi e boutique.
 
Una ininterrotta sequenza di eleganti negozi delle maggiori griffe italiane ed internazionali ci accompagna sino a PIAZZA BRA, il cuore dell'urbe, che fonde nella solare ed accesa luminosità che l'attraversa, edifici di epoche ed architetture diverse. L'Arena, palazzo Barbieri e il palazzo della Gran Guardia sono quelli più famosi ed ammirati, ma sono molti gli angoli della piazza che meritano l'attenzione di ogni visitatore. Per visitarla partiamo dal centro, dalla Fontana delle Alpi che celebra il gemellaggio tra la città scaligera e Monaco di Baviera. I veronesi la chiamano strucalimoni per la sua forma singolare che ricorda uno spremi agrumi, e amano celebrare le grandi imprese sportive con un bagno nelle sue acque. Di fronte c'è PALAZZO BARBIERI, sede dell'amministrazione comunale. E' un imponente edificio in stile neoclassico; ispirato alle forme degli antichi templi romani si presenta con una maestosità che lascia sconcertati, offrendo una visione globale di tutta la facciata. A destra vediamo parte della cerchia di mura fatte edificare dai Visconti alla fine del XIV secolo e poco oltre la GRAN GUARDIA, un monumentale palazzo che pare quasi voler gareggiare con la gran mole dell'Arena. Disposto su due piani ha una lunghezza di novanta metri, con tredici arcate in robusto bugnato rustico che sostengono il piano nobile. Sul lato nord-ovest c'è il Liston, un ampio marciapiede in pietra rosa che segue l'andamento curvilineo della piazza, su cui si affacciano eleganti palazzi nobiliari che ospitano caffetterie e ristoranti, sempre affollati da veronesi e turisti. Su tutto domina L'ARENA il grandioso anfiteatro eretto nel I secolo e visitabile tutto l’anno; in estate ospita una grande stagione lirica e concerti dei maggiori artisti mondiali; in inverno una rassegna internazionale di presepi. Costeggiando le antiche mura comunali percorriamo via pallone sino all'incrocio con via del Pontiere. Voltiamo a destra e, dopo un centinaio di metri, troviamo sulla sinistra dei giardini che introducono al Museo degli Affreschi e alla TOMBA DI GIULIETTA. Il Museo raccoglie affreschi del X-XVI secolo, varie sculture e tele di artisti del rinascimento. In una cripta sotterranea, a cui si accede dal chiostro, si trova il sarcofago scoperchiato in marmo rosso che secondo la tradizione ha ospitato le spoglie di Giulietta: un giaciglio semplice e privo di stemmi perché nel medioevo non veniva concessa la sepoltura ecclesiastica ai morti suicidi. Per concludere la giornata è d’obbligo una cena con i NODI D’AMORE, delicati tortelli fatti a mano tirando una pasta sottile come la seta, che viene annodata come un fazzoletto dopo averla arricchita con un ripieno a base di varie carni. Ad essi è legata la leggenda dell’amore tra il soldato Malco e la ninfa Silvia, che da seicento anni vivono nelle acque del Mincio. Tipici di Valeggio sul Mincio, si possono gustare anche in vari RISTORANTI E TRATTORIE del centro città. 
 
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